Culturability: fino al 30 aprile startupper culturali cercasi (seriamente)

Il nome ha qualcosa di musicale e allegro, suona come una melodia, in realtà si tratta di un’iniziativa molto seria e di un certo valore (a 5 zeri per essere precisi).

E’ “Culturability, fare insieme in cooperativa”, il bando che la Fondazione Unipolis ha lanciato lo scorso febbraio, mettendo a disposizione di progetti imprenditoriali ad alto tasso di creatività ben 200.000 euro.

Avete tra i 18 e i 35 anni, un’idea culturale da trasformare in impresa, e un team di lavoro di almeno tre persone? Potreste essere lo startupper (culturale) che l’Italia aspetta da tempo. Una sfida impegnativa, ma decisamente interessante, e da cogliere al volo.

Per iniziare, consultate il bando online e seguite le procedure per l’iscrizione del progetto, avete tempo sino al 30 aprile. Se lo desiderete, potrete persino rendere pubblico il vostro progetto e magari raccogliere preziosi suggerimenti e commenti dagli utenti della rete.

Un gruppo di esperti, scelti tra i partner dell’iniziativa – Unipol BancaUnipol AssicurazioniLegacoopGenerazioni LegacoopAssociazione SeniorCoopCoopfondFondazione <ahref -, saranno a vostra disposizione per risolvere dubbi e cavilli, sempre in agguato quando si tratta di creare un’azienda da zero. La valutazione dei progetti, svolta da una commissione di esperti, inizierà il 30 maggio e si concluderà a fine 2013 con la scelta dei soggetti che si costituiranno in cooperative a inizio 2014 e alle quali verrà assegnato il contributo economico.

L’idea di “Culturability: fare insieme in cooperativa” nasce dal lavoro condotto dalla Fondazione Unipolis, negli ultimi quattro anni, sui temi della responsabilità e sostenibilità sociale attraverso la cultura. L’obiettivo dell’intera operazione è contribuire a creare nuovi spazi, reali e virtuali, in cui la cultura possa svolgere la sua azione di coesione e sviluppo sociale, oltre che di volano economico. E la dimensione scelta per mettere in moto questo processo è quella della condivisione (non è un caso che la forma giuridica richiesta alle startup selezionate dal bando sia quella della cooperativa).

La formula “Culturability”: inclusione sociale e creazione di lavoro in nome della cultura. Un programma da sostenere e promuovere perché, è bene ricordarlo se ci fosse ancora in giro qualche distratto, la cultura in Italia ha bisogno soprattutto di:

  • imprenditorialità: provate a chiedere a un turista straniero perché ha scelto l’Italia per le sue vacanze, vi parlerà sicuramente di: Cibo, Clima e….Cultura (che sia il momento di scegliere seriamente le 3C come fattore di sviluppo?)
  • rete: “Se vuoi andare veloce vai da solo, se vuoi andare lontano vai con gli altri” (proverbio africano)

Che altro aggiungere? Startupper culturali di tutta Italia datevi da fare!

Per tutti i dettagli sul progetto “Culturability” e conoscere le date degli incontri di presentazione consultate il sito

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